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La mesita del comedor (2022)

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2024 08:10
08/05/2024 13:23
 
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Sarò breve.
Era parecchio tempo che non mi capitava di provare tanto malessere per l'intera la durata di un film.
Mi è successo con questa opera prima di Caye Casas, un film magari non perfetto ma per i miei gusti assolutamente devastante e geniale nella sua semplicità.

Ora, io vorrei parlarvene, di quanto, come e perché sia così disturbante, ma non posso.
Dovete arrivare alla visione completamente ignari di tutto, beccarvi lo schiaffone che vi colpirà in piena faccia a pochi minuti dall'inizio, e andare avanti a sudare freddo fino alla fine.

Una commedia (?) così nera non la vedevo da anni. Mi ha turbata profondamente.




08/05/2024 19:43
 
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da capire anche con che titolo uscirà in Italia...
08/05/2024 21:38
 
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Cosa ci fa Ibra in locandina?

Ad ogni modo mi pare che all' estero sia uscito come The coffee table, che andrebbe bene anche x i lidi italioti, a meno di non volerlo riadattare con Il tavolino da the... o Il tavolino di The Jaws.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


09/05/2024 23:56
 
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Ammetto che mi avevi incuriosito molto e stamattina mi sono svegliato alle 5 x guardarlo, xò non ho capito cosa tu abbia visto di speciale in 'sto film a parte:

-confezione patinata e ruffiana

-personaggi uniformemente odiosi da sterminare tutti quanti senza eccezione con un lanciafiamme (sarà che la vicina di casa minorenne stalker mi ha ricordato anche nelle sembianze la Cinzia De Carolis vicina di John Saxon in Apocalypse domani, in cui di quell' arma purificatrice ed oggidì tuttavia bandita si fa un discreto utilizzo)

-plot striminzito (seppure innegabilmente delirante nel suo piccolo)

Boh...

Neppure malaccio nell' insieme, ma per l' appunto ripeto: boh.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


10/05/2024 00:01
 
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Ah, e non parrebbe nemmeno una opera prima nel senso stretto del termine, se non altro xke sto Casas ha già all' attivo perlomeno una co-regia, ed anche l' inserimento di un suo corto in un portmanteau assemblato dal tuo amico Onanetti.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


10/05/2024 07:49
 
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Re:
MD-MAniak, 09/05/2024 23:56:

non ho capito cosa tu abbia visto di speciale in 'sto film


Quello che ho visto di speciale in sto film mi pareva di averlo detto: mi ha turbata, mi è rimasto appiccicato addosso un malessere che fatica a svanire. Credo fosse questo l'intento, quindi con me ha funzionato alla grande.
Mi sono chiesta che cazzo avrei fatto io, se mi fossi resa responsabile, per quanto involontariamente, di una tragedia mostruosa di tale portata (tra l'altro, conosco la sensazione stordente che si prova di fronte alla fragilità di un neonato quando lo si ha fra le mani, ed è il motivo per cui, a parte quando ho avuto il mio, non prendo mai in braccio i neonati degli altri).
Comunque, la risposta è che avrei agito in tutt'altro modo, perché sono molto diversa dal protagonista.
Prima di tutto, non avrei mai sposato una cazzo di strega come Maria, autoritaria, stronza, egoista e sgradevole, per ridurmi a puntare i piedi sull'acquisto di un orrendo tavolino di merda e potermi sentire per una volta, per un solo momento, di nuovo padrone della mia vita.
Io non somiglio a quell'ignavo di Jesus, che si fa mettere sotto pure dalla mocciosa psicopatica della porta accanto, e con il suo comportamento insopportabilmente passivo porta la situazione ad un livello quasi surreale.
Ma ho provato compassione per lui, e mi ha fatto incazzare e stare male la sua incapacità di reagire, di affrontare le conseguenze di quello che alla fine, per quanto mostruoso, non è che un incidente.
Ma poi ho capito anche che lui quella strega di Maria la amava, e come fai a dire una cosa del genere alla persona che ami? Come fai a darle il dolore più grande della sua vita? E allora uno come Jesus procrastina quel momento, in modo del tutto irrazionale, facendo finta di niente, portando avanti la farsa della normalità, consapevole che quelli saranno gli ultimi momenti di una vita che è finita nel momento esatto in cui il maledetto tavolino è andato in pezzi.

Ti dico la verità, ho fatto poco caso alla confezione, e mi sono fatta totalmente trascinare nell'inferno emotivo di questa storia che, per quanto piccola, mi ha suscitato più ansia e orrore di tanti film dichiaratamente horror.

Quasi quasi lo sposto nell'altra sezione.




10/05/2024 09:59
 
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Sì volevo scrivere pure io surreale ma mi è uscito soltanto delirante, che ci sta pure.

E sì, secondo me sta bene in horror xké rientra in punta di piedi nella categoria degli oggetti maledetti/porta sfiga e quanto altro: ambiguo il tipo ke vende il tavolino e dichiara apertamente di non volerlo in casa propria senza spiegare sinceramente il xké; vogliamo poi parlare del fatto che secondo lo stesso personaggio il tavolino andrebbe trattato con riguardo? La coppia non lo prende sul serio, la moglie bistratta l' obbrobrio, e poi qst ultimo pare vendicarsi.

Di fatto trattasi di noir con elementi da commedia macabra, tuttavia il confine con l' horror (un po' come in La venere d' Ille), non soltanto viene avvicinato ma anzi viene scavalcato più o meno di misura.


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10/05/2024 11:04
 
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La dinamica dei guai che esponenzialmente peggiorano in seguito a ripetute mancate prese di posizione la ricordo cmq chiaramente in un altro noir, ovvero il jappo Cold fish, sul quale dissi qua la mia qualche anno fa.


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"Quanta benzina abbiamo?"

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11/05/2024 08:10
 
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Re:
MD-MAniak, 10/05/2024 09:59:

rientra in punta di piedi nella categoria degli oggetti maledetti/porta sfiga e quanto altro: ambiguo il tipo ke vende il tavolino e dichiara apertamente di non volerlo in casa propria senza spiegare sinceramente il xké; vogliamo poi parlare del fatto che secondo lo stesso personaggio il tavolino andrebbe trattato con riguardo? La coppia non lo prende sul serio, la moglie bistratta l' obbrobrio, e poi qst ultimo pare vendicarsi.


In effetti durante la scena iniziale col venditore, credevo che il film sarebbe andato in quella direzione.
E più avanti per un istante ho pensato che sarebbe accaduto qualcosa di soprannaturale (puoi immaginare cosa).
Ma era più che altro la mia mente che cercava una scappatoia.


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